VAM ciclismo: cos'è, come calcolarla e perché è utile
- Federico Baudino
- 25 mag 2022
- Tempo di lettura: 4 min
La VAM nel ciclismo è un dato ormai riconosciuto e di cui si sente sempre molto parlare, quindi ho deciso di scrivere questo articolo per spiegare cos’è, in che modo si calcola e perché è utile.
Indice:
- Cos’è la VAM;
- Conclusioni.
Cos’è la VAM
La VAM è l’acronimo di velocità ascensionale media. Questo dato ci indica i metri di dislivello positivo che possiamo percorrere in un ora ad intensità costante. Quindi se il valore della VAM è 1000 significa che l'atleta ha percorso 1000 metri (mt) di dislivello positivo in un ora (h); infatti l’unità di misura della VAM è mt/h.
Come si calcola la VAM
La VAM è sicuramente influenzata da fattori esterni come il vento contrario, la temperatura, l’umidità, la qualità dell’asfalto. Il vento e la qualità dell’asfalto influiscono sulla VAM perché la bicicletta avrà più attrito e questo influenza la velocità. A parità di sforzo se si sta pedalando su una salita in condizioni di assenza di vento e l'asfalto in condizioni ottime la velocità di percorrenza sarà maggiore; di conseguenza anche la VAM perché completeremo l'ascesa in un tempo inferiore. La temperatura e l’umidità sono alcuni dei fattori ambientali che possono portare l’atleta a percepire un senso di fatica maggiore.
Per calcolare la VAM abbiamo bisogno di sapere il dislivello positivo percorso e il tempo impiegato per percorrere la salita. Questo è un dato personale per ogni atleta.
Ad esempio, io personalmente ho percorso la salita che porta in cima al Colle Braida da Avigliana (TO) il tratto dopo la discesa dalla Mortera, che ha una pendenza media del 5,9%, ed ho percorso i 421 metri D+ in 22’52”. Sono dati presi da Strava. Per l’esempio sotto riportato userò il tempo di 23’ per comodità.
La formula per calcolare la VAM è:
VAM = [D+ (m) / minuti impiegati] x 60
Quindi:
VAM = [421 / 23] x 60 = 1098 m/h
Perché è utile
Adesso arriva il bello. Sappiamo che abbiamo percorso una salita ad una certa VAM, ma vogliamo capire quanti watt (assoluti o relativi) abbiamo sprigionato. Ovviamente questo discorso vale per chi non ha il misuratore di potenza e quindi vuole avere una stima della propria prestazione e magari comparare i propri numeri con quelli dei professionisti. Chi dispone di un misuratore di potenza non dovrà fare altro che vedere i dati sul proprio computer da bici.
La formula di Ambrosini ci permette di calcolare la potenza espressa su una salita.
La formula è:
Potenza (w) = P x (H+A) + K x V x V) x V x G
Dove:
P = Peso del sistema (bici + ciclista) -> si può stimare un peso aggiuntivo di 2,/2,2 kg dato dall'abbigliamento, borracce etc...
H = Pendenza della salita
A = Coefficiente di attrito pari a 0.01
K = Coefficiente aerodinamico pari a 0.021
V = Velocità media di percorrenza sulla salita
G = Forza di gravità paria 9,81
Grazie a questa formula, che contiene molte approssimazioni, possiamo calcolare la potenza assoluta che abbiamo espresso per percorrere una determinata salita.
Se dividiamo il valore per il nostro peso corporeo sapremo quanti w/kg (valore relativo) abbiamo espresso in media per tutta la salita.
Giunti a questo punto è anche interessante calcolare quanti watt un atleta deve esprimere se vuole abbassare il tempo su quella stessa salita. Per farlo basterà:
scegliere il tempo entro il quale vuole completare l'ascesa;
calcolare la velocità media di percorrenza;
calcolare la potenza media che dovrà esprimere per il tempo che abbiamo impostato.
Una volta che abbiamo ricavato questo dato potremo programmare consapevolmente gli allenamenti per arrivare all'obiettivo stabilito. Inoltre, questo approccio è utile per capire se l'obiettivo è sfidante ma possibile o impossibile e fare una stima di quante tempo ci impiegheremo a raggiungerlo.
Riepilogo formule
Formula per il calcolo della potenza
Potenza (w) = P x (H+A) + K x V x V) x V x G
Dove:
P = Peso del sistema (bici + ciclista) -> si può stimare un peso aggiuntivo di 2,2 kg dato dall'abbigliamento, borracce etc...
H = Pendenza della salita
A = Coefficiente di attrito pari a 0.01
K = Coefficiente aerodinamico pari a 0.021
V = Velocità media di percorrenza della salita
G = Forza di gravità paria 9,81
Formula per il calcolo della VAM
VAM = [D+ (mt) / minuti impiegati] x 60
Formula per il calcolo della velocità media
V (km/h) = distanza / tempo
Potenza relativa
Watt/kg = watt espressi / kg di peso corporeo del ciclista
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Conclusioni
In questo articolo abbiamo visto cos’è la VAM (velocità ascensionale media), come si calcola e perché può esserci utile per raggiunge i nostri obiettivi senza lasciare nulla al caso. Le VAM dei professionisti sono ovviamente molto alte e possono arrivare anche a 2000 mt/h. La cosa fondamentale da ricordare sempre è la capacità di un professionista di esprimere alti livelli di potenza sia ad inizio gara che dopo 4 o 5 ore, oppure addirittura dopo 2/3 settimane di corse come accade nei grandi giri.

Per farvi un esempio, il 24 maggio si è corsa la 16° tappa del Giro d’Italia 2022 da Salò ad Aprica passando per il passo del Mortirolo e di Santa Caterina. I dati presi guardando la diretta e sentendo il commento di Wladimir Belli dicono che i corridori (non ricordo se nel gruppo della maglia rosa o quelli in fuga) hanno impiegato 38 minuti circa per percorrere il Mortirolo (12,6 km alla pendenza media del 7,6% percorsi ai 20km/h di media) e per il passo di Santa Caterina ci hanno messo sempre 38’ circa (13,5 km alla pendenza media del 8% percorsi a 21 km/h di media).
Questo significa che alla 16esima tappa del Giro e in una tappa di oltre 200km e 5000 m D+ questi corridori hanno scalato alla VAM di:
- Mortirolo 1518 mt/h;
- Santa Caterina 1702 mt/h.
Dati decisamente sensazionali!
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