La VAM nel ciclismo è un dato ormai riconosciuto e di cui si sente sempre molto parlare, quindi ho deciso di scrivere questo articolo per spiegare cos’è, in che modo si calcola e perché è utile.
Indice:
- Cos’è la VAM;
- Conclusioni.
Cos’è la VAM
La VAM è l’acronimo di velocità ascensionale media. Questo dato ci indica i metri di dislivello positivo che possiamo percorrere in un ora ad intensità costante. Quindi se il valore della VAM è 1000 significa che percorremo 1000 metri (m) di dislivello positivo in un ora (h); infatti l’unità di misura della VAM è m/h.
Come si calcola la VAM
La VAM è sicuramente influenzata da fattori esterni come il vento contrario, la temperatura, l’umidità, la qualità dell’asfalto. Il vento e la qualità dell’asfalto influiscono sulla VAM perché portano il corridore ad avere più attrito e quindi ad avere una velocità inferiore a parità di sforzo con una situazione senza vento o magari a favore e l'asfalto in condizioni ottime. La temperatura e l’umidità sono alcuni dei fattori ambientali che possono portare l’atleta a percepire un senso di fatica maggiore.
Per calcolare la VAM abbiamo bisogno di sapere il dislivello positivo percorso e il tempo impiegato per percorrere la salita. Quindi questo è un dato personale per ogni alteta.
Ad esempio, io personalmente ho percorso la salita che porta in cima al Colle Braida da Avigliana (TO) il tratto dopo la discesa dalla Mortera, che ha una pendenza media del 5,9%, ed ho percorso i 421 metri D+ in 22’52”. Sono dati presi da Strava. Per l’esempio sotto riportato userò il tempo di 23’ per comodità.
La formula per calcolare la VAM è:
VAM = [D+ (m) / minuti impiegati] x 60
Quindi:
VAM = [421 / 23] x 60 = 1098 m/h
Perché è utile
Adesso arriva il bello. Sappiamo che abbiamo percorso una salita ad una certa VAM, ma vogliamo capire quanti w/kg medi abbiamo sprigionato. Per farlo abbiamo bisogno della pendenza media della salita perché a questo dato è collegato un coefficiente che ci serve per il calcolo. Riprendendo l’esempio di prima la salita aveva una pendenza media del 5,9% e il coefficiente è di 2,6.
La formula è:
W/kg = VAM / (coefficiente x 100)
Quindi:
W/kg = 1098 / (2,6 x 100) = 4,22
Questo significa che ho espresso una potenza media 4,22 w/kg per l’intera scalata, 23 minuti. Sapendo il mio peso, 70kg, posso ricavare la potenza media.
70 x 4,22 = 295 w
La cosa ancora più interessante è poter calcolare la potenza che devo esprimere per segnare un determinato tempo su una salita. O meglio: poter calcolare i w/kg che devo esprimere per scalare una salita nel tempo che mi serve per raggiungere un certo risultato.
Facciamo sempre un esempio: se io volessi percorrere la stessa salita in 20’ significa:
VAM = [421 / 20] x 60 = 1260
w/kg = 1260 / (2,6 x 100) = 4,84
70 x 4,84 = 339 w
Quindi se ho studiato il percorso di una gara specifica dove voglio fare risultato e so che per stare con i primi devo fare quella salita in 20’, ho 2 opzioni:
mi alleno per arrivare ad esprimere 339 w per 20’ pesando 70 kg;
dimagrisco di qualche kg e quindi dovrò esprimere una potenza minore, ad esempio se pesassi 68 kg x 4,84 = 329 w.
Qui si aprono poi interi scenari su come ci si allena per arrivare ad esprimere 4,84 w/kg per 20’ su una salita o come dimagrire in modo intelligente per trovare il rapporto w/kg migliore per noi stessi o l’atleta in questione. Però grazie a questo calcolo abbiamo la possibilità di decidere il percorso più adatto a noi o al nostro atleta per raggiungere un determinato obiettivo.
Non c'è nulla da supporre o provare ad indovinare, ma dati oggettivi su cui lavorare!
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Conclusioni
In questo articolo abbiamo visto cos’è la VAM (velocità ascensionale media), come si calcola e perché può esserci utile per raggiunge i nostri obiettivi senza lasciare nulla al caso. Le VAM dei professionisti sono ovviamente molto alte e possono arrivare anche a 1800 m/h. La cosa fondamentale da ricordare sempre è la capacità di un professionista di esprimere alti livelli di potenza sia ad inizio gara che dopo 4 o 5 ore, oppure addirittura dopo 2/3 settimane di corse come accade nei grandi giri.
Per farvi un esempio, il 24 maggio si è corsa la 16° tappa del Giro d’Italia 2022 da Salò ad Aprica passando per il passo del Mortirolo e di Santa Caterina. I dati presi guardando la diretta e sentendo il commento di Wladimir Belli dicono che i corridori (non ricordo se nel gruppo della maglia rosa o quelli in fuga) hanno impiegato 38 minuti circa per percorrere il Mortirolo (12,6 km alla pendenza media del 7,6% percorsi ai 20km/h di media) e per il passo di Santa Caterina ci hanno messo sempre 38’ circa (13,5 km alla pendenza media del 8% percorsi a 21 km/h di media).
Questo significa che alla 16esima tappa del Giro e in una tappa di oltre 200km e 5000 m D+ questi corridori hanno scalato alla VAM di:
- Mortirolo 1518 m/h;
- Santa Caterina 1702 m/h.
Dati decisamente sensazionali!
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